La mindfulness (termine che in italiano possiamo approssimativamente tradurre con “consapevolezza”) è uno stato naturale, innato in ciascuno di noi e che tutti nella vita abbiamo sperimentato: quando, cioè, siamo pienamente presenti, in contatto con quello che ci sta succedendo nel qui e ora. Questa connessione e apertura all’esperienza ci permette:
I benefici di questa presenza mentale sono di grande portata, e sempre più certificati dalla ricerca scientifica. Tuttavia mantenere questo stato è molto difficile, poiché pensieri ed emozioni facilmente prendono il sopravvento nella nostra vita esponendoci a stress e sofferenza e, nel migliore dei casi, ad una condizione di distrazione che ci impedisce di sentire e vivere pienamente il nostro presente.
Potrebbe, quindi, diventare di primaria importanza per il nostro benessere psicofisico imparare a connetterci col presente in modo volontario senza essere in balìa di pensieri ed emozioni.
Questo stato naturale di connessione con il presente è sviluppabile attraverso la meditazione di consapevolezza, pratica di tradizione millenaria.
Il biologo statunitense Jon Kabat-Zinn, praticante di meditazione di consapevolezza, sul finire degli anni ’70, si interroga su come rendere fruibili i benefici della meditazione ai pazienti della clinica universitaria in cui lavora. Si tratta di pazienti affetti da patologie come il dolore cronico, l’ipertensione, forme varie di neoplasie, che non riescono a trarre beneficio dalle normali cure a cui si sottopongono. Sono soprattutto persone che non hanno esperienze di meditazione e che non sono interessate ad affrontare percorsi spirituali.
Partendo da questi presupposti, Kabat-Zinn mette a punto il programma di riduzione dello stress basato sulla mindfulness (in inglese MBSR – Mindfulness Based Stress Reduction), un programma di 8 settimane che si basa sulla meditazione in forma introduttiva e adattata e, soprattutto, senza connotazioni di tipo religioso e spirituale, così che sia fruibile a tutti.
Questo protocollo (il protocollo MBSR) da allora ha avuto una notevole diffusione in tutto il mondo ed è stato e continua a essere frequentato da migliaia di partecipanti. Anche la ricerca scientifica si è interessata a questo protocollo verificandone l’efficacia nel ridurre lo stress e la sofferenza nei partecipanti.