L’ACT, sigla che sta per Acceptance e Commitment Therapy, è una terapia cognitivo-comportale di nuova generazione che si fonda su una solida teoria scientifica del linguaggio e della cognizione, la Relational Frame Theory o RFT.
Secondo la prospettiva ACT, le persone che soffrono di problematiche psicologiche non sono rotte o sbagliate, ma hanno incontrato un blocco nel cammino della loro vita. Il terapeuta ACT è colui che aiuta le persone a individuare tali blocchi e a superarli, così che possano riprendere il loro percorso di vita. In che modo avviene tutto ciò? Il percorso terapeutico si sviluppa su più livelli: innanzitutto si individuano gli aspetti interni che creano sofferenza nella persona, come emozioni, sensazioni fisiche e pensieri. Analizzando questi aspetti dell’esperienza, ci si renderà conto che molte delle energie della persona sono spese per lottare contro le emozioni difficili o contro i pensieri negativi. Prendiamo, ad esempio, due casi di persone che lottano, rispettivamente, contro il panico e contro i pensieri ossessivi e vediamo quali sono i possibili effetti di questa lotta:
Lucia, per combattere gli attacchi di panico che la colgono improvvisamente, ha smesso di frequentare tutti quei posti in cui teme possano capitarle; gradualmente ha rinunciato ad andare al cinema, poi al supermercato. Anche stare sul posto di lavoro è diventato un problema, perché una volta è stata male in ufficio e teme che possa ricapitare. Dopo alcuni mesi, l’unico luogo considerato sicuro è la propria casa e Lucia non esce più se non per brevi giri al negozio di alimentari di fianco a casa.
Romano soffre di disturbo ossessivo-compulsivo ed è terrorizzato all’idea di contrarre pericolose malattie toccando oggetti che considera contaminati. Quando tocca le maniglie delle porte, nella sua testa si affaccia un pensiero: “su questa maniglia ci sono sicuramente dei germi che causeranno una malattia mortale”. A questo pensiero segue subito un altro: “contagerai anche tutti i tuoi familiari”. Romano è terrorizzato di fronte a queste prospettive e per calmarsi si lava le mani. Col passare del tempo, però, è sempre più difficile mandare via quei pensieri e i lavaggi diventano così lunghi e frequenti che gli occupano gran parte della giornata, tanto da non riuscire nemmeno ad andare al lavoro.
Come è evidente negli episodi sopra riportati, i tentativi di gestione delle emozioni e dei pensieri diventano delle medicine peggiori del male, che finiscono con il ridurre drasticamente la qualità della privandola di vitalità.
Grazie all’ACT è possibile acquisire modalità di gestione dei pensieri e delle emozioni differenti, più efficaci, che non costringano più le persone a rinunciare alla propria vita, ma che, anzi, restituiscono energia e vitalità da poter impiegare in modo più costruttivo.
Queste abilità vengono definite “abilità di mindfulness” e vengono acquisite mediante esercizi svolti direttamente in seduta.
Come abbiamo detto prima, l’ACT agisce a più livelli: il primo è quello che abbiamo appena visto, ossia fare in modo che la nostra mente non sia più schiava di pensieri ed emozioni negative, ma diventi libera di gestirli senza farsi più condizionare. É proprio questa nuova libertà che apre lo spazio al secondo livello di intervento: quando, infatti, la nostra vita è sequestrata dalle emozioni e dai pensieri negativi, finiamo per trascurare tutti quegli aspetti che, invece, le danno valore e la arricchiscono, come le nostre relazioni, il prenderci cura di noi e degli altri, lo svagarci e divertirci, ecc. L’ACT aiuta le persone a riprendere contatto con queste componenti fondamentali della vita e a utilizzare tutte le energie liberate da una gestione più efficace dei pensieri e delle emozioni per condurre un’esistenza basata sulle cose che per noi contano davvero, traendo dal vivere una soddisfazione infinitamente maggiore.
Per riassumere, un percorso ACT è un percorso verso la libertà. La libertà da quelle afflizioni che ci stanno rovinando la vita e la libertà di poter scegliere di dedicare le nostre energie, le nostre risorse, il nostro tempo, a ciò che per noi è davvero importante rendendo la nostra vita ricca, piena e significativa, non condizionata dalla lotta contro i nostri demoni interiori.